lunedì 20 dicembre 2010

L'angolo Delle Meraviglie


si avvisano tutti gli amici di Fb che presso il negozio troverete sconti dal 10% al 50% per chiusura attivita vi aspetto numerosi...................

mercoledì 15 dicembre 2010

Carissime mamme avete già pensato ai regali per i vostri piccoli

mio figlio di soli 20 mesi mi ha già chiesto tre giocatoli che ha visto in televisione ma io o pensato al tavolino con la sedia di desney secondo voi faccio bene o devo asecondare le sue richieste?

venerdì 10 dicembre 2010

Dov'è Yara

Yara Gambirasio, tredicenne di Brembate Sopra in provincia di Bergamo, nel pomeriggio dello scorso 26 novembre, si è recata, come sempre, nel locale Palazzetto dello sport per una lezione di ginnastica ritmica, ma non è più tornata a casa. Non vedendola rientrare e, molto probabilmente influenzati dal terribile omicidio di Sarah Scazzi, i genitori della ragazzina hanno allertato i carabinieri. Dopo aver ascoltato amici e parenti nulla è emerso. Solo un vicino di casa ha dichiarato ai giornalisti di News Mediaset di aver visto Yara proprio quel pomeriggio. Il ragazzo diciannovenne è stato completamente smentito dagli stessi carabinieri. Ha inventato tutto. Ma perchè Nasconde qualcosa? Per adesso è stato solo denunciato.

giovedì 9 dicembre 2010

arriva natale

 set.culla ricamato € 20.00(come in foto) lettino € 30 anche azzurro variano solo la fantasia
 set.culla da ricamare € 10 e lettino € 15


hai pensato al regalo per il tuo piccolo/a dai un occhiata alle mie foto è vedi se riesci a trovare il tuo regalo ideale non solo per i piccoli tantissime idee e articcoli disponibili

venerdì 3 dicembre 2010

aspettando natale

ancora 20 giorna a natale chi sa babbonatale cos'ha in servo per noi avete già pensato i regali per i vostri cari è la letterina lo hanno già fatto i vostri piccoli...................................................................
Auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii





martedì 23 novembre 2010

vi presento il mio sito

questo è il mio sito creato un paio di mesi fa che contiene tutti gli lavori è descrizione di miei lavori vi invito a visitarlo

lunedì 22 novembre 2010

nuova copertina azzurra con l'alfabetto

la copertina calda calda per l'inverno è realizzata con filo di lana e acrilico è muline in cotone per i ricami è ideale per la culla ed il passegino

venerdì 19 novembre 2010

L'angolo delle creazioni su Fb

Hotel Sul Gargano

http://ricettemonamour.blogspot.com/    

http://hotelsulgargano.blogspot.com/

Punto croce

Origine del punto croce 

Il ricamo a punto croce risale a tempi antichissimi, tanto da non sapere con precisione dove e quando abbia avuto origine. Già nell'858 furono trovati, in Asia Centrale, reperti di tale tecnica.
È nel Medioevo però che la tecnica del puntocroce comincia la sua vera storia. L'influenza dell'arte bizantina (nella Bisanzio medievale gli abiti delle corti, i paramenti sacerdotali e gli abiti dei facoltosi sono ricchi di ricami di origine persiana) si estende nell'Europa Meridionale e conquista successivamente il resto del Vecchio Continente grazie all'impiego di essa nelle vesti ecclesiastiche.
In Europa, tra il X e il XIII secolo il ricamo a punto croce veniva praticato dalle castellane nelle loro lunghe giornate passate ad aspettare i loro uomini partiti per le guerre sante. I disegni - per lo più copiati dai tappeti portati dai crociati dall'Oriente - venivano fatti su tela di lino e ricamati con fili di seta o lana più o meno del colore dello stesso tessuto. Scarso era l'utilizzo del cotone, rarissimo a quei tempi e di poche varietà di colori.

Nel Rinascimento 

Col Rinascimento il punto croce diventa una delle basi educazionali femminili e molto usato nelle chiese per ornamenti sacri e per guarnire maniche e orli di abiti. È in questo periodo che nasce l'imparaticcio, ovvero un pezzo di stoffa, generalmente di lino, sulla quale ragazze e bambine ricamavano i propri esercizi di puntocroce per imparare tecnica e nuovi disegni (soprattutto lettere e cifre e simboli religiosi e stilizzati); l'imparaticcio viene chiamato nei paesi anglosassoni sampler, dal latino exemplum, mentre nei paesi di lingua francese assume il nome di marquoir, poiché il punto croce veniva chiamato point de marque dall'usanza di marcare cioè di apporre le proprie iniziali sulla biancheria ricamata proprio con questo tipo di ricamo. Tali imparaticci fungono da vera e propria enciclopedia del ricamo, tramandabile ed estensibile di generazione in generazione, piena di spunti per comporre nuovi decori. Diversi i materiali impiegati, fili di seta o di lana, tele di lino grezzo e fine: più raro il cotone, non ancora molto diffuso. Verso il 1500 iniziano a circolare in Germania, in Francia e in Italia i primi schemi stampati con motivi floreali e animali, disegni ancora sempre ispirati all'Oriente.
Nel XVIII secolo i disegni diventano più raffinati e realistici raffigurando anche soggetti paesaggistici; ma è nel XIX secolo che si ha il vero boom del punto croce, quando i "sampler", sempre più complessi ed elaborati, entrano a far parte del corredo delle giovani spose come repertorio di motivi da utilizzare nel corso della loro vita matrimoniale.
Con lo sviluppo dell'industria tessile, infatti, si possono avere varietà di tele e di fili colorati e finalmente verranno stampati anche degli schemi colorati che renderanno più agile il ricamo. Diventa così il passatempo preferito dalle donne e verrà esportato anche in America con le prime emigrazioni.

XX secolo

Agli inizi del XX secolo, però, il punto croce ha un brusco declino, perché l'avvento dello Stile Liberty richiede tipi di ricamo più articolati e svolazzanti. Inoltre, durante le lotte per l'emancipazione femminile, il ricamo viene volutamente accantonato in quanto ritenuto un'attività troppo domestica e frustrante. È solo nei recenti anni ottanta che torna alla ribalta: la donna ha raggiunto i suoi obiettivi e si avvicina nuovamente al ricamo. Ma non è più un'attività necessaria per la decorazione delle stoffe, dato che nel frattempo si è ampiamente sviluppata la stampa su tessuto. Il ricamo viene per lo più praticato come passatempo, per cui vengono abbandonate le tecniche impegnative ed eleganti del bianco e si sviluppa moltissimo il variopinto punto croce, anche perché la stampa di schemi a colori ne facilita l'esecuzione. Attualmente molte riviste specializzate si occupano esclusivamente della pubblicazione di schemi per il punto croce.
Per chi vuole realizzare disegni originali esistono appositi software che permettono di creare gli schemi anche in maniera automatica partendo da un'immagine.

Definizione

Il punto croce è una tecnica di ricamo su tela o canovaccio, o lino a trama regolare e larga, infatti i fili devono essere contati e perciò ben visibili in modo da poter individuare piccole zone quadrate (ad esempio 4x4 fili di trama e ordito) su cui stendere il ricamo che delinea le diagonali di quei piccoli riquadri. I disegni vengono a volte copiati da schemi su base quadrettata a colori, o in bianco e nero, in cui i colori sono rappresentati da simboli e sono accompagnati da una legenda.
Esistono in commercio alcuni kit per imparaticcio: piccoli tagli di canovaccio già pronto, colorato a stampa e corredato dai fili richiesti per la lavorazione. Alcuni tessuti già stampati con il disegno per l'esecuzione del ricamo sono destinati anche ad opere più complesse e di grandi dimensioni.
Il punto croce è adatto alla confezionare di quadri, biancheria per la casa, corredini, tende, tovaglie, coperte e ornare accessori personali o d'arredamento.

Esecuzione [modifica]

Si lavora su tessuto a tessitura regolare. La tessitura è regolare quando 1cmq di tessuto contiene lo stesso numero di fili, sia per la trama che per l'ordito. Un lino 10x10, conta dieci fili per cmq (trama molto larga), un lino 22x22 (trama fitta) contiene ventidue fili per cmq e non è adatto al punto croce riferito. Per la realizzazione di questa tecnica è opportuno scegliere una trama che può andare da 13x13 a 17x17 fili.
Rovescio perfetto
L' ago deve avere una cruna larga, in modo da allargare i punti di ingresso nel tessuto e conferire maggiore regolarità al lavoro, e la punta preferibilmente arrotondata per lo stesso motivo. Il filo come in ogni tipo di lavoro ad ago sarà di diametro e consistenza proporzionato al tessuto di base e al suo utilizzo finale. I fili colorati sono generalmente di cotone, lana, lino o viscosa e vengono lavorati, in modo da formare una serie di X giustapposte, in due tornate, una di andata in cui si lanciano tutte le barre inclinate nella stessa direzione, e una di ritorno in cui si formano le barre in senso inverso.
Questo procedimento consente un rovescio del lavoro ordinato, irrinunciabile in un lavoro di pregio. A completamento del lavoro, alcune parti sono rifinite a punto scritto per dare maggiore profondità all'insieme.
Il filato più comunemente usato per il punto croce è il mouliné che si presenta come un filo a sei capi divisibili; generalmente si usa un solo capo o due in ragione del rilievo da dare al ricamo, ma alcuni capi richiedono anche l'intero filo di sei capi.
Come base per il ricamo si possono usare tutte le tele che abbiano trama ed ordito regolare (canovacci) a filo singolo o doppio, l'Emiane (lino misto a cotone), la tela Aida, la canapa e anche la juta per realizzare lavori di stile rustico. La grossezza del filo usato deve essere proporzionale alla larghezza della trama, in modo da ottenere decori visibili.

martedì 16 novembre 2010

l'angolo delle creazioni


Aspettando natale il 05/12/2010 parteciperò alla fiera artigianale di Boisano (SV) con le mie creazioni è nuovi arrivi per natale 2010

giovedì 11 novembre 2010

ricette dolci

Crepes dolci e salate (ricetta base)
La crepe, è un’ antichissima preparazione di origine francese, che, secondo la leggenda, pare risalire addirittura al V secolo , quando Papa Gelasio, molto caritatevolmente, volle sfamare dei pellegrini francesi stanchi ed affamati, giunti a Roma per la festa della Candelora, e perciò ordinò che dalle cucine vaticane si portassero ingenti quantitativi di uova e farina, con i quali sarebbero state create le prime rudimentali crepes, che divennero poi di uso molto comune in Francia. Preparate fondamentalmente con pochi e semplici ingredienti, come uova, farina, latte e burro, le crepes sono una pietanza alquanto versatile, poiché, partendo dalla preparazione base, possono essere trasformate e farcite in mille modi e impiegate in una miriade di preparazioni, dolci o salate, rustiche o raffinate.

Disagi ancora forti nel Salernitano. Timori di atti di sciacallaggio

Disagi ancora forti nel Salernitano. Timori di atti di sciacallaggio

PADOVA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è giunto poco fa in Prefettura a Padova per incontrarsi con i sindaci delle zone alluvionate della provincia euganea. All'incontro, con il primo cittadino di Padova, Flavio Zanonato, e il Governatore Veneto, Luica Zaia, prendono parte una ventina di sindaci dei comuni del padovano. Più tardi il Capo dello Stato si recherà, per un forum, nella redazione de "Il Mattino di Padova" e, in seguito, al convegno con cui si celebrano i 60 anni di attività del Cuamm, l'associazione padovana dei medici missionari per l'Africa.
NUOVA ESONDAZIONE TANAGRO,CHIUSA STRADA A TRAFFICO  - Un'altra importate arteria è stata chiusa al traffico nel Vallo di Diano, a sud di Salerno, a causa dell'esondazione del fiume Tanagro. Dalle prime ore di questa mattina è stato interdetto il traffico veicolare sul rettilineo San Marzano che collega Atena Lucana Scalo con i comuni di San Rufo, San Pietro al Tanagro e Sant'Arsenio. Gli automobilisti diretti a tali comuni sono costretti ad un lungo giro passando per il territorio comunale di Polla.
Dopo l' esondazione del fiume Tanagro, continuano i disagi nelle aree rurali di Sala Consilina, il centro capofila del Vallo di Diano, a sud di Salerno. Questa mattina i vigili del fuoco del locale distaccamento sono impegnati in località Barca nel recupero di una trentina di animali che vagano per le campagne dopo essere scappati dalle stalle completamente allagate. E, sempre in località Barca, si sta provvedendo all' assistenza di diverse famiglie le cui abitazioni sono allagate nei piani terreni. Risultano disperse, inoltre, oltre cento pecore di un gregge investite, sempre in località Barca, da un'ondata di acqua fuoriuscita dagli argini del Tanagro. Molto probabilmente le pecore potrebbero essere morte annegate.
NOTTE IN AUTO PER EVACUATI, TEMONO SCIACALLAGGI  - Situazione in lento miglioramento a Capaccio-Paestum. Il fiume Sele sta infatti gradualmente rientrando negli argini, dopo che nella notte tra martedì e mercoledì, era esondato in più punti allagando colture e abitazioni e costringendo circa 300 persone ad abbandonare le case, dopo l'evacuazione disposta dal sindaco Pasquale Marino. Una evacuazione che resta 'sulla carta', dato che la stragrande maggioranza degli sfollati ha preferito trascorrere la notte in auto, a pochi metri dalle case, o, al più, da parenti e amici, senza accogliere l'invito del primo cittadino a trasferirsi negli alberghi della zona. La paura della gente, infatti, resta quella di possibili fenomeni di sciacallaggio. Intanto, da questa mattina, mentre la pioggia incessante dei giorni scorsi si è trasformata in una leggera pioggerellina, le prime famiglie evacuate stanno rientrando nelle case, sommerse da fango e detriti. Al momento, la preoccupazione prioritaria è quella di riparare al più presto gli argini del fiume rotti dalla furia dell'acqua e sono al lavoro gli operai del Consorzio di Bonifica e i funzionari del comando di Polizia Municipale per il ripristino degli argini dell'affluente 'Ciorlito', che due notti fa ha sommerso decine di ettari coltivati e messo in ginocchio sei aziende zootecniche. Intanto, i funzionari del Comune hanno avviato i primi sopralluoghi per la conta dei gravissimi danni subiti. "L' allarme non è cessato - spiega il sindaco Marino - la situazione si è stabilizzata, ora dobbiamo sperare che non torni la pioggia". Le scuole e gli uffici sono regolarmente aperti, anche perché, in questa zona, l'erogazione idrica non è mai stata interrotta, e qualche problema si registra solo per Capaccio capoluogo. "Ci stiamo impegnando tutti per un ritorno alla normalità - ha proseguito Marino - ho letto delle polemiche di alcuni residenti riguardo l'assenza o i ritardi della Protezione civile. Posso garantire che la Protezione Civile provinciale sta lavorando gomito a gomito con quella comunale da giorni senza un momento di pausa. Del resto, il Centro Operativo Comunale della protezione civile si è insediato tre giorni fa, ben prima della esondazione del Sele".
EMERGENZA IDRICA, IN CAMPO LE AUTOBOTTI - "Stiamo vagliando ogni possibile soluzione per garantire una distribuzione immediata di acqua non potabile con l'ausilio di autobotti per approvvigionare vari serbatoi comunali dei territori interessati dalla sospensione idrica". E' quanto ha dichiarato l'assessore provinciale alla Protezione civile, Antonio Fasolino in un momento di pausa del vertice che si sta tenendo alla prefettura di Salerno. Da quanto si è appreso, la condotta idrica dell'acquedotto Basso Sele avrebbe subito la rottura più grave - di circa 80 metri - nel territorio di Postiglione, dove sono ancora in corso accertamenti da parte dei tecnici per verificare i danni. Intanto i 14 comuni interessati stanno autonomamente provvedendo all'emergenza. Nel capoluogo salernitano sono 40 mila le persone interessate dal black out idrico. Già da ieri sera cinque autobotti stanno provvedendo a rifornire di acqua i cittadini. In queste ore si sta vagliando anche l'ipotesi, visto che Salerno è rifornita da due acquedotti, di effettuare un by-pass per garantire la distribuzione idrica anche ai quartieri interessati dall'emergenza. Intanto restano chiuse le scuole nei quartieri di Salerno e negli altri centri interessati dall'emergenza. In prefettura l'Associazione di volontariato dell'Humanitas avrebbe già messo a disposizione cinque autobotti di acqua: due di acqua potabile rispettivamente di 22mila litri e 13mila litri, e tre di acqua non potabile due da 5mila litri ed una 3mila.
NEL SALERNITANO SFOLLATI E ACQUEDOTTO KO
di Maurizio Dente
La provincia di Salerno è la zona più colpita dal maltempo in Campania. Sono 400 gli sfollati nelle campagne di Capaccio per lo straripamento del fiume Sele. L'esondazione ha provocato la rottura di una condotta idrica dell'acquedotto del Basso Sele, che serve la zona orientale di Salerno e 14 Comuni tra i quali grossi centri come Battipaglia, Eboli, Pontecagnano ed Agropoli, in totale 500 mila persone. Per il ripristino della rete, danneggiata in un tratto di circa tre chilometri, si prevede un mese di tempo. I danni ammontano a 5-6 milioni di euro. La Protezione civile della Campania sta valutando, con l'assessore Eduardo Cosenza, interventi straordinari per un approvvigionamento idrico minimo della popolazione. Da domani arriveranno autobotti e imbustatrici d'acqua. Si ipotizza la riapertura di vecchi pozzi, anche se la strada più percorribile nell'immediato sembra quella del rifornimento, con autobotti, dei serbatoi esistenti nei singoli Comuni. Nei supermercati di Salerno, intanto, è già scattata la caccia all'acqua minerale. Gli sfollati di Capaccio accusano Verdi ed ambientalisti per aver ostacolato in questi anni la pulizia del letto del Sele e chiedono un'assunzione di responsabilità. Le coltivazioni della fertile Piana del Sele e gli allevamenti di bufale, invase dall' acque, si sono trasformate in laghi. A non aver retto - secondo la Protezione civile regionale - é l' intero sistema fognario. Il sindaco di Capaccio Pasquale Marino ha chiesto la dichiarazione dello stato di crisi. Allagamenti anche nell' area sarnese dove non ha retto il sistema di drenaggio. Le forti raffiche di vento e le correnti marine rendono più difficile la situazione ostacolando il deflusso dell' acqua in mare. A Nocera Inferiore, ancora nel salernitano, 1100 persone sono state evacuate a scopo precauzionale nella zona del Vescovado, colpita dalla frana del 2007. In questo caso, però, si tratta di uno stato di allarme che dovrebbe rientrare nelle prossime ore. Abitazioni e campi allagati anche nel Vallo di Diano ed a Sala Consilina, dove i vigili del fuoco sono intervenuti con elicotteri per salvare tre persone dalle acque del Sele. Sono monitorati gli argini del fiume Volturno, nel casertano, per l' aumentato apporto di acqua del Calore, che nel pomeriggio é straripato a monte ed a valle del centro abitato di Benevento. Nel napoletano, alla periferia di Castellammare di Stabia, l'acqua del fiume Sarno, straripato, ha invaso Via Cosenza, al Rione San Marco. Decine di commercianti e piccoli imprenditori hanno protestato per l' allagamento di depositi e locali di lavoro. In via Ripuaria, chiusa al traffico da ieri notte, un automobilista che si era avventurato con la sua auto nella zona é stato investito dall' onda di piena del fiume Sarno. I vigili del fuoco lo hanno salvato, trascinando l' auto all' asciutto e la polizia municipale lo ha multato subito dopo. Nel Golfo di Napoli sono ripresi i collegamenti dei traghetti, mentre il mare forza 5 blocca ancora gli aliscafi. Annullato il collegamento via nave Napoli-Cagliari. A Napoli, dove ha smesso di piovere da questa mattina, i vigili del fuoco hanno effettuato una quarantina di interventi di soccorso e stanno smaltendo l' arretrato. La Protezione civile segnala un miglioramento del tempo per la giornata di domani.

oggi un giorno come un altro

Alessandro  si è svegliato alle 9.00 è cosi abbiamo fatto un po tardi al lavoro siamo andati a fare colazione è si è mangiato una brioche intera visto che il latte non lo mette in bocca da quando ha lasciato il seno è via al lavoro anche se in questi momenti preferirei stare a casa visto che lavoriamo ma denaro non ne vediamo entrare da nessuna parte anche quei pochi che entrano non si sa dove vano a finire per cambiare vi metterò un po di foto del mio piccolo grande amore buona giornata a tutti voi che passate da queste parti.................


Opere dell'ingegno



La sottoscritta, ai fini dell'applicazione dell' art. 4 comma 2 lettera h del Decreto legislativo del 31 Marzo 1998 n. 114

DICHIARA

· di esporre e di porre in vendita, in maniera occasionale e saltuaria prodotti che sono il risultato e l'opera della mia creatività ed ingegno, così come consentito dall'art. 4 comma 2 del D. Lgs 114/98 e di non essere obbligata a iscrivermi in nessuno dei Registri presso nessuna Camera del Commercio del Territorio Italiano in relazione agli articoli trattati.

. di non esercitare l'attività di commercio bensì di praticarla in modo sporadico (commercio occasionale) non soggetto quindi alla discipline commerciali contenute nel D. Lgs 114/98 il quale, viceversa, regola le attività di commercio in forma professionale e continuativa.